Io e il computer di Diana Catellani

Io e il computer di Diana Catellani

il blog di Diana Catellani

diana catellaniIl mio Natale: una volta, qualche tempo fa, oggi.....
In Emilia, nel paese in cui sono nata, i bambini trovavano i regali ai piedi del letto il 13 Dicembre, perché era Santa Lucia che ci faceva trepidare di ansia e ci portava cose semplici, ma straordinarie: un libro o un giocattolo, qualche cioccolatino, un pupazzetto di zucchero, un mandarino!!
Per questo il Natale non era atteso per i doni sotto l’albero, ma per la festa che si sarebbe fatta in famiglia e il cui peso gravava quasi interamente sulle spalle già un po’ curve di mia madre.
L’antivigilia lei cominciava a preparare lo stracotto, che riempiva la casa di un inconfondibile buon profumo.
Nel primo pomeriggio della vigilia, poi, si metteva a impastare la sfoglia per i tortelli di zucca da mangiare la sera. Al suo richiamo, ci radunavamo tutti intorno al tavolo per provvedere a riempire e a richiudere le pastelle. Era un’operazione che impegnava tutta la famiglia: la nonna, le mie sorelle, mio padre e c’ero anche io, che ero la più piccola e che ogni tanto mi mangiavo qualche pizzico di ripieno. Era così buono: un po’ dolce e con quel sapore di amaretti che restava in bocca ....

diana catellaniNel paese dei balocchi
Nella mia ultima permanenza a Londra, ho trovato la città già pronta per il grande business natalizio: luminarie per le strade, alberi pieni di lucine minuscole, vetrine ridondanti di Babbi Natale e renne e già la gente affolla le strade più eleganti per fare i primi acquisti natalizi.
Una domenica, mio nipote, che aveva appena ricevuto in regalo un po’ di soldi da un’amica di famiglia, ha espresso il desiderio di utilizzarli per comprarsi qualche cosa nel più grande negozio di giocattoli di Londra.
Ci siamo perciò armate di coraggio (mia figlia ed io) e lo abbiamo accompagnato ....parlo di coraggio perché andare di domenica nella zona dello shopping è veramente un’impresa da temerari, tanta è la gente che si accalca nelle metropolitane, nei tunnel sotterranei e sui marciapiedi: si procede pigiati come sardine in un lento fiume di varia umanità....

diana catellaniIl mondo sta invecchiando, soprattutto il mondo occidentale e questo ha, a mio avviso, un duplice effetto sul mondo del cinema:
-il tempo è molto democratico e passa per tutti allo stesso modo ed ecco così che molti eccellenti attori attempati devono pur trovare modo di lavorare e gli sceneggiatori sono incentivati a inventare storie adatte a essere interpretate da questi ex-bellissimi, ma pur sempre bravissimi e di sicuro richiamo;
-c’è un sempre più vasto pubblico di anziani pronti ad ascoltare queste storie, che li rappresentano, ed è un pubblico che ha tempo libero, che può andare al cinema e pagare il biglietto.
Detto ciò, si spiega come stiamo sempre più spesso assistendo all’uscita di film con vecchie glorie del cinema come protagonisti: due pellicole presentate a Venezia, all’ultimo festival del cinema appena concluso, e uno attualmente in proiezione nelle sale italiane. Ne ho letto rapidamente le trame.

diana catellaniAvendo già parlato in questo blog di mia madre, mi pare giusto ricordare, in questo mese di agosto in cui avrebbe compiuto 111 anni, anche mio padre.
A lui sono grata per le ore in cui, da piccola, mi teneva sulle sue ginocchia, insegnandomi a giocare a briscola, a rubamazzetto o a fare i solitari, mentre mia madre era indaffarata a preparare la cena. Altre volte invece si metteva a raccontarmi dei ricordi della sua vita passata o a raccontare delle favole, ma queste erano sempre le stesse storie strampalate che lui raccontava ridendo ... forse in quei momenti si divertiva più di me...
Più che parlare di lui, della sua persona, voglio soffermarmi sulla sua passione per i colombi prima e per i canarini poi.

diana catellaniQuanti di noi abitano in un luogo, ma non ne conoscono la storia, non sanno ben capire il perché di certe situazioni o di certa mentalità della gente che li circonda....
Questo accade soprattutto a quelli come me che si sono trasferiti in una città diversa da quella in cui sono nati. Ad esempio, io mi sono sempre stupita del fatto che, qui dove abito da quasi quarant’anni, all’interno di uno stesso comune, anche piccolo, si tenda a differenziare le identità degli abitanti delle varie frazioni. Certo tutto questo è solo il risultato di situazioni che si sono protratte per secoli e che ben pochi conoscono al giorno d’oggi.
E’ per indagare questo fenomeno che mi ha subito interessato la proposta del parroco di collaborare a ricostruire la storia della parrocchia di Arcellasco, nell’occasione del 500° anniversario della sua costituzione.

diana catellaniDa sempre m’interesso di politica, anche perché penso sia dovere di ogni cittadino consapevole e responsabile informarsi sulla gestione della cosa pubblica e, quando Veltroni ha fondato il PD, ho cominciato a frequentare, via internet, il forum nel sito di quel partito.
Mi piaceva partecipare ai dibattiti e avevo anche ottenuto, col nickname di “grandmere”, un certo apprezzamento da parte degli altri frequentatori. Poi quel forum fu chiuso e me ne rammarico ancora.

 

 

diana catellaniPensando a mia madre…
Nei prossimi giorni ricorrerà il 17° anniversario della morte di mia madre e in questi giorni mi capita spesso di pensare a lei.
Suo padre, che era sopravvissuto alla vita di trincea, ai cannoni austriaci, ai cecchini, a Caporetto, era tornato a casa in licenza dopo la firma dell’armistizio: era felice perché la guerra era finita e lui a breve sarebbe potuto tornare a casa definitivamente.
Mia madre, che non aveva ancora 9 anni, lo vide per l’ultima volta andarsene da casa fischiettando, mentre salutava lei e i suoi fratelli, con la gioia di chi sa che i tempi duri e bui stanno per terminare. Era ancora molto giovane, ma questo non impedì alla famigerata epidemia di "spagnola" di stroncarlo in pochi giorni e la notizia arrivò come un fulmine a ciel sereno.

diana catellaniQuando sono rimasta sola, mi sono ritrovata non soltanto con la casa vuota, ma anche con tanti tempi vuoti, che ho cercato di riempire rendendomi disponibile per svariate attività. Col tempo gli impegni sono aumentati sempre più e ora ho le giornate piene di tanti incontri.
Tra le cose che mi fanno sentire meglio, ci sono gli appuntamenti con alcune amiche anziane, che, per l'età avanzata e per i guai fisici, non guidano più l'automobile e quindi hanno bisogno ogni tanto di un passaggio per fare la spesa o per altre necessità.