Oltre l'età di Rita Rambelli
il blog di Rita Rambelli
- Autore/rice Rita Rambelli
- Categoria: Oltre l'età di Rita Rambelli
Le comodità della casa con i vantaggi di essere in comunità: il modello co-housing arrivato dal Nord Europa è una nuova formula abitativa, in cui ogni nucleo familiare ha un proprio alloggio individuale e spazi comuni con i vicini (lavanderia, palestra, cucine, sale svago), fino a circa 20-40 appartamenti coinvolti. La nuova organizzazione residenziale punta a recuperare i valori di solidarietà e collaborazione reciproca tra persone che vivono a pochi metri di distanza le une dalle altre e oggi spesso non si conoscono. In più, condividendo spazi e servizi in maniera collettiva, si ottengono notevoli risparmi dal punto di vista sia economico che ambientale. Fenomeno di tendenza negli Stati Uniti e in Europa, ora sta prendendo piede anche in Italia.
- Autore/rice Rita Rambelli
- Categoria: Oltre l'età di Rita Rambelli
Personalmente non amavo la trasmissione “Velone” di Striscia la Notizia del 2010 realizzata proprio a Riccione così come non amo guardare le storie patetiche di “C’è posta per te” e il “Trono Over di uomini e donne” perché mi sembra che in queste trasmissioni gli over ’70 siano sfruttati e resi spesso patetici e ridicoli. Poi arriva Brandina che cerca una ottuagenaria per fare la commessa, sempre a Riccione e mi chiedo cosa sta succedendo?
'Cercasi simpatica commessa ultraottantenne' recitava l'annuncio di Marco Morosini, anima di Brandina. In viale Dante, nel cuore di Riccione si sono presentate in 18 (foto) al casting giovedì 9 maggio alle 16,30. Provengono soprattutto dall'Emilia Romagna e dalle Marche.
Potrebbe sembrare una goliardata, invece no, l’annuncio lanciato anche sui social è serio e le motivazioni a cercare questo tipo di commessa per la nuova Bottega Brandina di Riccione le ha spiegate ai giornalisti il designer Marco Morosini, ideatore del marchio di borse e accessori Brandina, made in Romagna.
- Autore/rice Rita Rambelli
- Categoria: Oltre l'età di Rita Rambelli
Chi, almeno una volta nella sua vita, non si è lasciata ispirare, magari senza saperlo, dai look di Iris Apfel? La gioia di sentirsi non bella, ma diversa, di farsi notare??
Iris è l’icona di chi vuole vivere la vita fino all’ultimo giorno senza lasciarsi condizionare dagli altri e tanto meno dalle regole della moda ufficiale.
- Autore/rice Rita Rambelli
- Categoria: Oltre l'età di Rita Rambelli
Ampliare il concetto di bellezza e dimostrare alla società che chiunque può essere bella e sexy: è questo l’obiettivo che ha spinto Madeline Stuart, giovane ragazza australiana con un cromosoma in più, a tentare la carriera nella moda, diventando la prima modella al mondo con la sindrome di Down. Un’ambizione realizzata perfettamente, grazie alla sua determinazione e al sostegno di tutte le persone che hanno creduto in lei, prima fra tutte, sua madre. Occhi chiari, pelle diafana e una lunga chioma rossa caratterizzano la sua bellezza giovane, ma sicura di sé. A 19 anni, Madeline ha deciso di dimagrire e allenarsi per acquistare una forma fisica che le permettesse di calcare le passerelle. È riuscita a perdere 20 chili, ha curato molto il suo aspetto e ha realizzato il suo sogno, volando via dall’Australia (dove vive) per sfilare sulle passerelle dei più importanti brand del mondo.
Il marchio sportivo www.mymanifesta.com e quello di borse EverMaya www.evermaya.com, sono stati i primi a volerla per sfoggiare le proprie collezioni.
- Autore/rice Rita Rambelli
- Categoria: Oltre l'età di Rita Rambelli
Le informazioni su Sant’Alberto di Ravenna dicono: Sant’Alberto è un piccolo centro urbano ai margini delle Valli di Comacchio, che sorge a circa 14 km dalla città di Ravenna, circondato dalla natura incontaminata del Parco del Delta del Po.
Al 31.12.2016 risultano residenti a Sant’alberto 3.860 cittadini. In questa piccola realtà fu inaugurata nel 1941 da Don Giovanni Zalambani, una Casa di riposo per i “suoi” anziani, perché potessero trovare una casa lì, nel luogo dove erano vissuti. In questi settanta anni la storia è cresciuta e si è sviluppata in una realtà importante la “Casa Residenza per Anziani di Sant’Alberto”. Un centro multiservizi accreditati presso la Regione Emilia-Romagna, con una Casa Residenza che ospita 57 anziani, un Centro Diurno che ne ospita 13, una Casa Famiglia che ne ospita 5 e 5 appartamenti tutelati dove risiedono 6 persone; per un totale di 81 persone che risponde ai bisogni di questa straordinaria comunità.
- Autore/rice Rita Rambelli
- Categoria: Oltre l'età di Rita Rambelli
La Società Italiana di Gerontologia e Geriatria ha annunciato che si diventerebbe anziani a 75 anni, cioè che i vari miglioramenti delle condizioni di vita renderebbero oggi le persone di quell’età equivalenti per “forza fisica” a una persona di 55 anni nel 1980, e forse è così per molti che come me vanno regolarmente in palestra e fanno attività fisica, ma se mi chiedessero cosa per me conta di più, al primo posto non metterei la forza fisica, ma la memoria e la capacità di ragionare e non la forza ma l’indipendenza fisica.
Alcuni mesi fa, il più importante centro di indagini demoscopiche americano (Pew Research Center) si diede l’obiettivo di capire cosa pensano le persone sulla vecchiaia, e in particolare quando pensano che abbia inizio. Le scoperte furono anche un po’ sorprendenti.
Lavorando con un campione di 3mila persone tra i 18 e gli ultra-sessantacinque anni scoprivano che negli Stati Uniti le persone pensano che in media si diventa vecchi a 68 anni (sotto i trent’anni si pensa che si sia vecchi a 60). In realtà, più si è avanti con l’età e più si sposta in avanti l’età della vecchiaia: chi ha più di 85 anni dice che la vecchiaia inizia a 74 anni. Per le donne si diventa vecchi a 70 anni, mentre per gli uomini a 66. Tra le persone di età compresa tra 65 e 74 anni sono il 20% quelle che si sentono vecchie e sono il 35% quelle si sentono vecchie pur avendo più di 75 anni.
- Autore/rice Rita Rambelli
- Categoria: Oltre l'età di Rita Rambelli
Che ci piaccia o no è sempre più chiaro a tutti che quello delle “badanti”, quasi sempre straniere, è un modello che ha colmato un grande vuoto organizzativo da parte delle istituzioni e che si è diffuso a causa anche degli alti costi e insufficienza di posti nelle strutture residenziali.
Risulta però altrettanto evidente che questo modello va ripensato perché il sistema assistenziale basato sulle badanti vede tutto il “peso” sia economico, sia morale che organizzativo, interamente sulle spalle delle famiglie che stanno autonomamente cercando altre soluzioni che se non riducono i costi rispetto alla badante, abbassano almeno lo stress organizzativo (ferie, assenze, festività, ecc.) e questo spiega il dilagare in alcune zone dell’Emilia-Romagna delle case-famiglia.
La sfida oggi quindi è innovare e in particolare migliorare i servizi pubblici che devono essere più veloci, più comodi e sempre più personalizzati.
Accanto alle necessità assistenziali non devono sfuggire all’attenzione i nuovi bisogni legati alla vita sociale, alla necessità di sentirsi attivi ed utili: le persone che mantengono autonomia e capacità di condurre una vita attiva anche a tarda età sono sempre più numerose e ad esse deve essere data l’opportunità di viverla pienamente.
Alcuni Comuni si sono attivati per sperimentare nuove modalità di sostegno alle famiglie, finalizzato a ridurre i costi e nello stesso tempo cercando di dare un aiuto alle persone anziane senza sostituire completamente le loro capacità residue.
- Autore/rice Rita Rambelli
- Categoria: Oltre l'età di Rita Rambelli
Continua l’impegno di Bill Gates nella ricerca scientifica sull’Alzheimer, infatti lo scorso novembre il fondatore di Microsoft aveva investito in prima persona, donando 50 milioni di dollari al Dementia Discovery Fund (seguiti da altri 50 per startup del settore) e nel luglio scorso ha inoltre annunciato che si unirà ad altri imprenditori e filantropi per un investimento di oltre 30 milioni di dollari nel Diagnostics Accelerator, un nuovo fondo che supporterà la ricerca sulla diagnosi precoce della malattia. Dietro la sua scelta c’è anche una motivazione personale, come ha spiegato perché suo padre, 92 anni, soffre di Alzheimer.