Io e il computer di Diana Catellani
il blog di Diana Catellani
- Autore/rice Diana Catellani
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Tra le persone che hanno popolato la mia infanzia, ricordo in particolare le donne di famiglia e del vicinato.
A quei tempi, in Emilia, a quarant’anni erano già considerate vecchie e il loro abbigliamento doveva essere adeguato a questa condizione, perciò si vestivano prevalentemente di colore scuro (tranne le ragazze più giovani), portavano generalmente un fazzolettone in testa (credo per motivi igienici) e un ampio grembiule sopra la gonna lunga.
- Autore/rice Diana Catellani
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Da un po’ di tempo, mi sono messa a rileggere i libri che ho nelle varie scaffalature di casa e qualche giorno fa mi è tornato tra le mani “Groviglio di vipere” di F. Mauriac (titolo originale: Le noeud de vipères) pubblicato nel 1932. Il volumetto in mio possesso, con le pagine ormai ingiallite, appartiene alla collana Oscar Mondadori ed è costato 350 lire!!
È come una lunga lettera che un avvocato di successo, che si sente alla fine dei suoi giorni per una grave angina pectoris, scrive alla moglie con la quale ha avuto sempre un rapporto fatto di incomprensioni reciproche e di ostilità feroce. Quella lettera vuole essere l’ultima occasione per farsi capire, per far conoscere il vero se stesso a colei che gli è vissuta accanto per tanto tempo senza che i loro cuori potessero incontrarsi.
Così l’avvocato ripercorre la sua vita: era orfano di padre e solo grazie alla sagacia e allo spiccato senso degli affari della madre aveva potuto studiare, conseguire la laurea e diventare poi un avvocato di successo. Le sue umili origini e la successiva ricchezza avevano radicato in lui uno smodato amore per il denaro che lo fa ritenere avaro ed egoista.
Conosce, quando ormai è ricco e famoso, una bella ragazza di cui si innamora e si sposano. Lui è felice, si sente amato, ma poco dopo le nozze lei, in un momento in cui è in vena di sincerità, gli rivela quale fortuna sia stata per lei averlo incontrato, quando ormai tutti in famiglia disperavano di poterla accasare, visto che era stata lasciata dal suo precedente fidanzato.
- Autore/rice Diana Catellani
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Viviamo in un momento di grande confusione: la gente ha perso i punti di riferimento che una volta orientavano le sue scelte e ora si lascia incantare da chi grida più forte, da chi fa le promesse più mirabolanti e non importa se poi non le mantiene.
In questo clima, risultano premianti a livello politico atteggiamenti, prese di posizione e linguaggio, che rievocano sinistramente un passato tragico del nostro paese.
È forse su questo stato di confusione generale che la giunta di Erba ha pensato di proporre di intitolare una via della città al podestà Alberto Airoldi e un’altra a mons. Pirovano, partigiano e missionario in Brasile. Per avvalorarne la portata di “pacificazione” civile, la mozione è stata presentata a nome di uno scenografo, molto conosciuto in Italia e all’estero, ma è facile pensare che gli fosse stata richiesta dalla sindaca attuale, nipote del podestà Airoldi. Nella motivazione si citavano i meriti culturali di quest’ultimo, che aveva fatto costruire, a spese proprie e di un suo fratello, un teatro all’aperto e che si era fatto conoscere anche come poeta dialettale.
- Autore/rice Lidia Goldoni
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Fra pochi giorni saremo chiamati a votare per il rinnovamento del Parlamento europeo in un clima di grande sfiducia verso le istituzioni comunitarie e verso lo stesso progetto di Unione. Nella prospettiva del voto, ho seguito molte conferenze e letto libri su questo tema e qui riporto una breve sintesi di quanto ho recepito sul tema Europa.
Sono passati molti anni da quando la costruzione dell’Europa Unita ha mosso i primi passi e da allora molte cose sono cambiate: le democrazie occidentali oggi sono in crisi per la sfiducia dei cittadini nelle istituzioni, per la distanza tra cittadini e “palazzo”, per il nazionalismo che rialza la testa, per il populismo che pare dilagare in vari paesi europei e per la paura indotta dall’ immigrazione.
A tutto questo si aggiungono: gli effetti di una lunga crisi economica che ha portato un notevole aumento della disoccupazione soprattutto giovanile; il terremoto “Brexit” che ha prodotto effetti deleteri anche senza essere diventato realtà (è rimasto allo stato di solo annuncio); l’isolazionismo degli USA; l’egoismo di certi stati membri che intendono la UE solo come bancomat da cui attingere risorse, ma poi si ritraggono quando si richiede la loro solidarietà…. Questi fattori di disgregazione sono amplificati da una classe politica che in genere tiene più in considerazione la possibilità di essere rieletta che non il bene dei propri cittadini.
In questo stato di cose, una propaganda manovrata ad hoc, induce la gente a individuare nell’Europa, che pure ha commesso molti errori, la responsabile di tutti i mali. ….. Ma molto più spesso sono i singoli stati col loro miope egoismo a ostacolare l’efficacia delle direttive europee….
- Autore/rice Diana Catellani
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Da venticinque anni a Erba è attiva una Università della Terza Età, nata soprattutto per il coraggio e la tenacia di una donna, che ancora oggi, nonostante qualche problema di salute, continua a sostenere il peso dell’organizzazione di un’Associazione divenuta ormai abbastanza complessa.
In questi venticinque anni più di mille persone si sono iscritte a questa UTE, trovando sempre un’accoglienza amichevole e occasioni preziose di aggiornamento culturale e di socializzazione.
- Autore/rice Diana Catellani
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Quando, dopo quasi due mesi, puoi mettere a terra il piede infortunato e puoi smettere si saltellare aggrappata a un deambulatore, senti che puoi ricominciare a vivere e provi la grande soddisfazione di poter fare di nuovo le piccole cose di ogni giorno, anche se sempre aiutata da una stampella. E’ una sensazione bellissima poter di nuovo fare le scale, cucinare un piatto di spaghetti o lavare quella maglietta che non può andare in lavatrice.
Bisogna mettere in conto però che ogni passo costa fatica e dolore, ma pensi che tutto presto passerà e ti fai coraggio. Cominci la riabilitazione, dolorosa sì, ma ti consentirà di muoverti meglio e quindi sottostai volentieri ai consigli della fisioterapista che ti dice che bisogna esercitarsi, che devi muoverti tranquillamente perché la tua gamba ora è forte come prima, anzi, (scherza) con tutta quell’armatura di chiodi e sbarre è più forte di prima.
- Autore/rice Diana Catellani
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Ho rivissuto centinaia di volte quel momento, come fosse una scena al rallenty di un brutto film....
Sto scendendo le scale tenendo in mano della biancheria da stendere....ho ai piedi delle calze un po' larghe e sento la punta del piede destro scivolare di pochissimo fuori dal piano d'appoggio del gradino......in un millesimo di secondo capita il disastro!!! La gamba destra precipita in basso, mentre il piede sinistro è ancora sul gradino e io cado rovinosamente all'indietro. Il mio dolce peso si scarica d'un colpo sulla gamba sinistra, che produce scricchiolii da brivido, per non dire uno schianto....Resto però abbastanza lucida, nonostante il dolore, da tenermi alla ringhiera per non battere la testa....il dolore è lancinante, grido e intanto penso che devo essermi giocata piede e ginocchio....ma subito riesco a constatare che il danno è "solo" alla caviglia ...
Mia figlia e Samuele si precipitano a soccorrermi e a chiamare un'ambulanza, che arriva prontamente. Il dolore è fortissimo, ma temo di più gli effetti devastanti che gli antidolorifici hanno su di me...e quindi accetto solo un po' di gas esilarante...
Al Pronto soccorso (sono le tre del pomeriggio) ogni tanto arriva un dottore o un infermiere che mi chiede i miei dati e il racconto dell'accaduto, prende nota e se ne va.... Mia figlia fa da interprete, dato che io ho imparato a dire qualche frase, ma notoriamente non capisco un acca quando parlano gli inglesi.
- Autore/rice Diana Catellani
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Sono a Londra e si sta avvicinando il Natale. Quest'anno trascorrerò qui le prossime feste, perché mia figlia, avendo cambiato lavoro di recente, non può prendersi tante ferie, inoltre Samuele deve affrontare una serie di esami, una delle tante di cui è costellata la sua ancora breve, ma intensa carriera scolastica.
A quali criteri pedagogici si ispira una scuola che sottopone a continui stress i ragazzi?
La prima preoccupazione degli insegnanti all'inizio di ogni ciclo scolastico sembra quello di schedare gli alunni, dividendoli in tre gruppi a seconda del rendimento. Ogni gruppo viene sottoposto a programmi diversificati, ma poi al momento degli esami le prove sono uguali per tutti, per cui quelli che per tutto l'anno si sono cimentati con test di alta difficoltà si trovano facilitati nel superamento dell'esame, mentre gli altri si trovano di fronte a richieste cui non sono abituati e il risultato è facilmente prevedibile.
Attorno a questi esami ruota un colossale giro d'affari, infatti la scuola non assegna compiti per le vacanze, ma si sa che al rientro ci saranno test importanti. Ecco perciò le famiglie alla ricerca affannosa di eserciziari sulle varie discipline, eserciziari per ogni livello di preparazione, che però contengono sempre al loro interno una serie di test totalmente fuori misura rispetto alle capacità dei bambini cui l'eserciziario è destinato, con il risultato che i genitori entrano in ansia: se il loro figlio non riesce a superare quei test allora sarà bocciato!!!! Ed ecco che acquisteranno nuovi libri con un livello più alto di difficoltà e ricorreranno ai tutor, con un costo di 45 sterline all'ora!!!