Si avvicina ormai il Natale e noi nonni cominciamo a pensare ai regali di Natale per i nipotini, cosa abbastanza impegnativa visto che ormai i nostri bambini hanno già tante (forse troppe ) cose. Per i maschietti la scelta è più semplice perché sono ancora in quell’età in cui una costruzione può risolvere il problema; per la mia nipotina maggiore , che ha già 14 anni ed è in prima superiore, so che potrà essere gradito un po’ di denaro, ma voglio accompagnarlo con un libro, che ho letto da poco e che mi pare possa esserle utile. Si tratta di: "Bianca come il latte, rossa come il sangue" di Alessandro D’Avenia.
E' la storia, scritta in prima persona, di un sedicenne che, come tutti a quell'età, ritiene la scuola un inutile e fastidioso perditempo, visto che le cose che più gli interessano sono altre: la musica, il calcio , le amicizie, le ragazze.... Proprio tra queste, ce n'è una che lo interessa in modo particolare: è Beatrice. Ha i capelli rossi, gli occhi verdi e modi di fare dolcissimi. Leo non l'ha mai avvicinata, ma le manda tanti sms, che però non ricevono risposta, per farle capire quanto l'ammiri.
Un giorno però Beatrice non c'è davanti alla scuola: deve combattere una grave malattia che la porterà alla morte. Leo, il protagonista non riesce ad accettare questa realtà troppo atroce, ma verrà aiutato da alcune persone che gli vogliono bene:
- dalla sua amica Silvia, che lo ama in silenzio e che cerca di sostenerlo in ogni occasione;
- dal suo professore di filosofia , che ama il suo mestiere e che fa amare la sua materia anche ai ragazzi e dai suoi genitori, dei quali riesce a sentire finalmente la capacità di stargli vicino e di comprenderlo.
La lettura è facile e piacevole e per questo penso che andrebbe letto sia dai ragazzi, che potrebbero riconoscersi in tante pagine, sia dai genitori, che potrebbero, attraverso le vicende di Leo, capire meglio l'irrequietezza e le stramberie proprie degli adolescenti.
Solo un autore ancora giovane poteva scrivere una storia come questa, potendo ricordare bene le turbolenze della propria adolescenza, anche se a tratti c'è forse un eccesso di enfasi ...che però è conciliabile con gli sbalzi d'umore propri dei teen-agers.