Correva l' anno 2012, che la Comunità Europea aveva stabilito di dedicare all' invecchiamento attivo. Ma cosa si intende per invecchiamento attivo?
L' Organizzazione Mondiale della Sanità lo definisce così :
"......processo in cui le opportunità di salute, partecipazione e sicurezza sono ottimizzate per migliorare la qualità della vita delle persone che invecchiano. L' invecchiamento attivo consente alle persone di realizzare le loro potenzialità di benessere fisico, sociale e psichico durante l' intero arco della vita e di partecipare alla vita sociale....."
Nel 2012 dunque, la Comunità Europea ha stanziato dei fondi da assegnare, nei vari paesi membri, a progetti finalizzati proprio a valorizzare gli anziani e le loro potenzialità.
A Erba, dove la percentuale della popolazione anziana è in linea con quella nazionale, si è pensato di concorrere con un progetto all'assegnazione dei finanziamenti stanziati dalla CE (attraverso il Dipartimento Politiche per la Famiglia della Presidenza del Consiglio).
Alla realizzazione di tale progetto hanno concorso varie realtà presenti in città: il Comune di Erba, la Ca' Prina (casa di riposo) che ha messo a disposizione personale e strutture e l' UTE (lo staff organizzativo) con le preziose competenze maturate in un ventennio di attività.
Il progetto deve essere stato convincente, visto che, insieme ad altri 46, ha battuto una concorrenza numerosa ed agguerrita (1017 progetti elaborati in tutta Italia)......ed è così che sono arrivati i fondi per la sua realizzazione: 88.363 euro.
La gestione del progetto è stata affidata alla cooperativa sociale ALDIA di Pavia e il 29 Aprile 2014 si è dato il via alle attività con la presentazione alla popolazione, che ha partecipato numerosa.
E' quindi iniziata la realizzazione del programma: una serie di incontri di alfabetizzazione informatica, un concerto e uno spettacolo teatrale offerti dal Coro e dalla Compagnia teatrale dell' UTE, e, durante l' estate, tornei di bocce e di gioco a carte.
Con l' autunno si è dato il via ad altre iniziative: un corso per imparare a giocare a scacchi ( che non so quale successo abbia riscosso) e un corso di educazione al movimento curato da un bravo fisioterapista con la supervisione di un medico della città. Quest' ultima attività ha riscosso un notevole successo, perchè insegna come mobilizzare in sicurezza articolazioni e muscoli e come interpretare i segnali che il nostro corpo ci invia. Il corso è costituito da otto lezioni a cadenza settimanale e verrà ripetuto a gennaio e a marzo per consentire la partecipazione al maggior numero di persone.
Si è anche dato l' avvio a una serie di incontri sul volontariato, con l' intenzione di reclutare tra gli anziani persone disponibili a mettere a disposizione della collettività le loro energie e le loro competenze, ottenendo due risultati non trascurabili: contribuire al miglioramento della comunità in cui si vive e avere in cambio la gratificazione che viene dal sapersi utili .
E' stato rinviato alla prossima primavera per difficoltà oggettive il corso pratico di informatica che dovrebbe vedere impegnati come istruttori gli studenti delle scuole superiori di Erba, le quali metteranno a disposizione i loro laboratori informatici.
Sta funzionando poi uno sportello psicologico rivolto sia agli anziani che vivono con fatica la loro terza età, sia ai familiari di coloro che vengono colpiti da patologie irreversibili e si trovano ad affrontare problemi e situazioni difficilmente gestibili.
Tra le attività figurano anche concorsi di fotografia e di pittura e laboratori di arte-terapia.
La realizzazione del progetto è stata fino ad ora abbastanza soddisfacente, anche se forse si potevano concentrare le risorse sulle attività maggiormente in grado di contribuire a migliorare concretamente la qualità della vita degli anziani, tralasciando quelle prettamente ludiche , per le quali in città già non mancano le occasioni.
La finalità ultima di tutto questo progetto dovrebbe essere , come dice la nostra psicologa dell' UTE, di preparare i 50/65enni a vivere bene la terza età e a far conoscere a chi già si trova in questa fase della vita a non accontentarsi di vivere da poveri vecchi, come si dice di solito, non da persone che guardano malinconicamente al passato o con angoscia al futuro, ma da persone capaci di cogliere nel presente ogni occasione per vivere una vita piena di cose buone da fare, da dare e da ricevere.