Si dice che una ciliegia tiri l' altra, ma questo non capita solo con le ciliegie.
A me capita anche con i social network.
Quando navigando sulla rete mi imbatto in uno di questi “oggetti misteriosi”, non resisto e mi iscrivo per vedere come funzionano e quali possibilità di comunicazione consentano. Il più delle volte poi non li frequento più, perchè troppo complicati o perchè non mi interessa ciò che propongono. Mi è capitato così con “With &Within”, un sito di donne che mettono in comune esperienze e pensieri e che può anche offrire occasioni per far conoscere le proprie attività, ma mi vedevo ogni giorno sommergere di mail e in fondo non mi sentivo molto coinvolta in chiacchiere e proposte forse rivolte a gente più giovane di me.
Mi sono iscritta anche a “Netlog”, ma sinceramente non ci ho capito molto e ho lasciato perdere. Più recentemente ho trovato un social di narrativa; si chiama “20lines”: lì puoi cominciare a scrivere una storia , tu scrivi le prime 20 righe e poi qualcun altro continuerà il racconto con altre 20 righe e così via.....Interessante come idea, ma io non mi sento una scrittrice e allora vado solo a curiosare di tanto in tanto.
Con TWITTER invece mi son trovata a mio agio e lo frequento spesso, anche per twittare i link dei miei post, quelli che mi paiono meglio riusciti. Il simbolo di questo social è un uccellino azzurro ; i messaggi che vi si possono inviare non devono superare i 140 caratteri e vengono chiamati TWEET, cioè cinguettii.
E' molto frequentato da politici e giornalisti , che spesso battibeccano tra di loro a colpi di tweet, ma vi si trovano anche molte aziende che reclamizzano i loro prodotti. Naturalmente ci sono anche tanti signor-nessuno come me, che stanno in mezzo a questa gente per divertimento e per il gusto di poter replicare a tono alle stupidaggini che spesso circolano sulla rete.
Gli utenti di twitter sono molto meno numerosi di quelli di facebook, perché è meno discorsivo, nel senso che non è sempre facile seguire le discussioni che nascono. A questo proposito devo raccontare una cosa che mi ha dato una grande soddisfazione. Domenica scorsa c'era qui mio figlio, che fa di mestiere l' informatico e che ha sempre sottomano computer o Ipad o tablet, ma ha altro da fare che perdere tempo a sondare i misteri di twitter e ha chiesto a me (!!!!!) di spiegargli come lo uso!!!! Da notare che è lui che mi ha insegnato a usare il computer e che ogni volta che gli chiedo aiuto perchè qualche cosa non funziona, mi dice “Queste cose capitano solo a te!!!”
E' inutile che stia qui a dire che se fossi stata un tacchino avrei sfoderato tutta la mia ruota multicolore, ma non essendo un tacchino ( e posso citare molti testimoni al riguardo) mi sono limitata a gongolare silenziosamente tra me e me.
Tornando a twitter, bisogna dire che è molto efficace, perché consente comunicazioni rapide, concise, essenziali, pur consentendo, allegando dei link, di ampliare i messaggi. Ricordate quando l' anno scorso tutti i paesi a sud del mediterraneo furono scossi da movimenti di rivolta noti come “primavere arabe”? Tutti gli osservatori erano concordi nel dire che una tale mobilitazione di massa era stata possibile tramite twitter; incredibile la potenza di questi moderni mezzi di comunicazione: possono essere veicolo di idee buone e democratiche, ma possono anche diventare strumento potente di plagio di massa, se usati da persone senza scrupoli.
Subito dopo essermi registrata su Twitter, qualche anno fa, ho cercato sull' apposita barra le persone famose che volevo seguire : personaggi politici, giornalisti, persone dello spettacolo (pochi), campioni dello sport ...ecc.; così facendo potevo ricevere i loro tweet e rispondere o retwittarli a tutti coloro che mi seguono. Dapprima i miei follower erano pochissimi, poi a poco a poco sono aumentati, certo però se guardate la mia pagina capite subito che non sono una VIP (persona molto importante), infatti i “pezzi grossi” hanno migliaia e migliaia di follower (persone che li seguono) e pochissimi following (persone seguite da loro stessi) : sono quelli che possono imporre le loro opinioni e non hanno bisogno di sapere cosa ne dicono gli altri.
Le persone comuni invece hanno sempre pochi follower, ma un numero enorme di following. Se inizialmente ho cercato io i personaggi da seguire, poi è stato twitter stesso a propormeli in base alle mie scelte precedenti e alle mie preferenze.
Se ti capita di dire qualcosa di spiritoso o particolarmente azzeccato, allora può capitare che il tuo tweet venga retwittato da qualche tuo follower o che venga messo tra i suoi preferiti. A me non capita spesso, ma quando capita ti arriva una mail per avvisarti e farti i complimenti e si sa che chi si accontenta gode......
Se facebook è un po' come una festa tra amici, twitter è come una piazza dove potete trovare di tutto e dove non è subito facile orientarsi, ma a poco a poco si riesce a capire chi dice cose che possono interessare e ci si mette in ascolto.
Mi è capitato spesso di trascorrere una serata in solitudine davanti al computer e di non aver voglia di seguire per intero uno spettacolo o un avvenimento politico o sportivo: bastava che ogni tanto mi collegassi a twitter e trovavo tutti commenti dei “cinguettatori” che mi consentivano di aggiornarmi momento per momento.
E' anche consigliabile seguire i commenti agli interventi dei politici nelle trasmissioni come Ballarò, o Porta a Porta o simili.....il divertimento è assicurato. Ricordo un episodio che mi fece arrabbiare non poco: stava parlando in TV Alessandra Moretti, la portavoce di Bersani nell' ultima campagna elettorale, e un tale , di cui non ricordo assolutamente il nome, twittò un apprezzamento beceramente maschilista su di lei: voleva mostrarsi macho e spiritoso. Immediatamente gli risposi che quando io ascolto un politico cerco di capire e di valutare quello che dice e non penso subito a valutarne le qualità fisiche o le supposte capacità erotiche …. quel tale convenne di essersi espresso come un ebete qualunque e si scusò. Ricordo anche un' occasione in cui un personaggio politico che aveva già annunciato le dimissioni per alcuni scandali che lo vedevano coinvolto e che continuava invece a ricoprire la sua carica. Insieme ad altri amici cominciammo a tempestare di messaggi di protesta tutte le bacheche dei politici e dei giornalisti sia su twitter che su facebook. Alla fine della giornata quel politico si dimise, non so se sia stato per effetto delle nostre proteste o perchè così doveva accadere, ma mi piace pensare che una piccola spinta l' abbiamo data anche noi gente comune.
Se qualcuno fosse interessato ad avere dei suggerimenti pratici per accedere a twitter, può cliccare su questo link: http://www.zeerko.com/guida-twitter/registrarsi-a-twitter/
La prossima volta racconterò ai nonni- a -distanza come me di quali meravigliose magie sia capace Skype .