L’associazione AlzheimER Emilia-Romagna nasce dall’esperienza maturata sul territorio regionale di organizzazioni senza scopo di lucro che, in prima istanza, mirano a migliorare la qualità di vita di chi è affetto da malattie dementigene e dei loro familiari.
La consapevolezza e l’importanza di collaborare unitamente, evidenziatasi già nel 2004, si è concretizzata nell’anno 2007 con un protocollo d’intesa,approdando infine, nell’Aprile del 2010, alla costituzione dell’Associazione definita di II livello, nutrita di ulteriori adesioni di organizzazioni di volontariato.
Attualmente ne fanno parte:
- ARAD di Bologna
- GAFA di Carpi
- CAIMA di Cesena
- AMA di Ferrara
- LA RETE MAGICA di Forli’
- AMICI DI CASA INSIEME di Mercato Saraceno
- ASDAM di Mirandola
- G.P VECCHI di Modena
- AIMA di Reggio Emilia
- AMA AMARCORD di San Pietro in Casale
- PER NON SENTIRSI SOLI di Vignola.
L’ Associazione Alzheimer Emilia Romagna ha assunto, quindi, un carattere regionale con relativo riconoscimento della Regione Emilia-Romagna attraverso l’iscrizione all’Albo Regionale del Volontariato.
Scopi e finalità:
- favorire il confronto e lo scambio di esperienze tra le organizzazioni che sul territorio regionale si occupano di Alzheimer e altre demenze, sostenendone il coordinamento e la messa in comune delle attività ed eventuali progetti;
- contribuire alla definizione delle politiche regionali in un confronto e un dialogo continuativo con le Istituzioni, e in particolare con la Regione Emilia- Romagna a sostegno dei soggetti portatori di demenza e delle loro famiglie;
- promuovere la conoscenza delle problematiche legate alla demenza nei confronti della cittadinanza;
- promuovere, altresi, attività di prevenzione e stimolazione della memoria al fine di migliorare lo stile di vita delle persone tutte e non solo anziane;
Il contesto mondiale attuale vede un aumento della vita media della popolazione, ma anche un accrescimento delle malattie dementigene.
Dati OMS dicono che è certo che queste malattie esploderanno per via dell’allungamento della vita: ”Il rischio di demenze è già di 1 a 8 per gli over 65 e di uno scioccante 1 a 2,5 per gli over 85, con un impatto sempre maggiore con il passare dei decenni.”
Nella nostra Regione si stimano 80.000 persone. Affermare, quindi, che la demenza è una malattia sociale nonché familiare non è fuori luogo.
Tutto questo pone problemi rilevanti alle famiglie, evidenziando necessità che non sono solo di carattere sanitario, ma anche di natura economica, legale, di informazione sui diritti ...
Per questo, l’Associazione vuole dare un contributo peculiare, per far sì che i cittadini e le stesse Istituzioni, ai diversi livelli di responsabilità della Regione Emilia Romagna, siano sensibilizzati a questa emergenza in una ottica di sostegno e di cura, ma con forte impegno rivolto alla prevenzione.
Come presidente all’Associazione AlzheimER Emilia-Romagna ringrazio l’amica Lidia Goldoni per l’opportunità che ci offre con l’apertura di questo SPAZIO ALZHEIMER sul sito di Per lungavita.it
Intendiamo cogliere questi incontri mensili per presentare le attività a sostegno delle famiglie e dei malati, che le organizzazioni aderenti realizzano sui loro territori.
Auspico che non sia solo una conoscenza a senso unico: il mio desidero è che chi legge (spero siano tanti ), abbia qualcosa da proporre, o voglia portare una propria esperienza ( sua, di chi conosce ) per metterne al corrente i lettori.
Non si vuole mantenere la discussione sulla malattia solo fra gli "addetti ai lavori”, ma estenderla a tutte le persone sensibili che hanno voglia di spendersi per chi è fragile. E non è fragile solo il malato, ma pure la famiglia di appartenenza, perché l’Alzheimer è una malattia che sconvolge l’intero ambito familiare.
Iniziamo questa collaborazione presentando l'esperienza di uno spettacolo teatrale, "Incontro agli anni" che presenteremo nei prossimi giorni nella provincia di Modena.
Lo spettacolo è stato curato come regista da Rosamaria Maino e aiuto regia-montaggio da Sara Maino
INCONTRO AGLI ANNI
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Uno spettacolo teatrale per ricordare che tutti i giorni sono dedicati alla malattia di Alzheimer
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"C’era una volta una bambina di nome Gaia. Viveva in una torre… le sue giornate passavano tranquille e serene. I suoi genitori la accudivano amorevolmente…”.
Comincia così lo spettacolo-metafora "Incontro agli anni” con il quale le Associazioni "Per non sentirsi soli” di Vignola (Mo) e "G.P. Vecchi” di Modena intendono offrire, il prossimo 9 novembre alle ore 15 presso il Teatro Dadà di Castelfranco Emilia, un modo insolito per rinnovare l’informazione e trarre spunti di miglioramento in un Paese dove i malati di Alzheimer sono oltre 700mila.
Ogni realtà, anche quella più nascosta e difficile, può essere narrata. Anche la malattia di Alzheimer può essere affrontata con un atteggiamento creativo ed artistico.
"Un brutto giorni i genitori morirono. Gaia lasciò la sua isola felice ed entrò nel mondo…”. Gaia, una nonna e i suoi amici, fate, maghi e due bambini raccontano la storia delle loro avventure nel viaggio di vita e di lotta con la malattia di Alzheimer. Superando ostacoli, organizzando iniziative, tra gioie e dolori, piccole vittorie e sconfitte essi riusciranno a rafforzare la loro unione all’interno della Comunità dei Sani e dei Malati. I sogni, gli ideali, i valori, le azioni e le idee che rappresentano sono anche i nostri: anche noi ci rispecchiamo in loro.
Lo spettacolo "Incontro agli anni”mette in scena la volontà di affrontare il tempo che passa, la vita che scorre, la vecchiaia che avanza, la malattia che sconvolge, in forma di favola, dove il lieto fine, grazie ad una cieca fiducia nella vita che neppure la malattia può fermare, diventa l’obiettivo principale.
I contenuti del testo teatrale, composto anche, e soprattutto, dalle testimonianze, dalle considerazioni, dagli sfoghi degli stessi attori – familiari coinvolti volontariamente nel progetto – sono le idee portanti delle associazioni che lottano da anni per portare assistenza e conforto alle famiglie colpite dalla patologia. Sono quelle di chi crede che la vera ricchezza risieda in affetti sinceri ed autentici: la fratellanza, l'amicizia, la fiducia, la solidarietà, il sacrificio, l'autostima, il confronto, il sostegno reciproco.
Attraverso il coinvolgimento delle figure professionali ed artistiche del territorio (medici di base, geriatri, psicologi, operatori, musicisti, danzatori, coristi) e del pubblico, la performance teatrale si trasforma in uno spettacolo didattico-educativo, dove è possibile cogliere spunti, individuare strategie, trovare opportunità.
"Incontro agli anni”: uno spettacolo teatrale che rende visibili gli aspetti più nascosti e dolorosi della vita e li trasforma in arte.
Si replica presso Sala dei Contrari della Rocca di Vignola il 30 novembre 2013 alle ore 15.