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- Autore/rice Redazione
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VIENI VIA CON ME - RAI 3 - 22/11/2010
Leggono Luca Zingaretti e Fabio Fazio
- Un vecchio è il solo ad avere i titoli per parlar male della sua età. Potrà dire: “Mi fanno ridere questi precari. E io allora, che sono più di là che di qua?” Potrà chiudere con “Non ne posso più di tutta questa vecchiaia”, ottenendo un sorriso comprensivo.
- Il piacere di essere coinvolto anche televisivamente in ogni mutamento climatico. Ondata di caldo: non mancano mai di metterti tra i cittadini “a rischio”. Ondata di freddo: stessa identica cosa. Sei qualcuno, finalmente!
- Guidare contromano per 14 Km sull’autostrada, di notte. Ti tolgono la patente, ma vuoi mettere la soddisfazione?
- Un vecchio può continuare a fumare tranquillamente. Ormai tutti i suoi terapeuti concordano nel dire che smettere sarebbe peggio.
- “Lei ha visto sabato scorso un disco volante atterrare in una piazza romana? E ha visto scenderne un leader politico originario di Aldebaran?”. “Non so, Vostro Onore, non ricordo”. Nessuno protesta, nessuno insiste, sorridono rassegnati. La smemoratezza di un vecchio è inattaccabile.
- Avere il diritto inalienabile di ignorare che cosa sia la “banda larga”.
- Giocare la domenica pomeriggio in famiglia alla compilazione del proprio necrologio. “Circondato dall’affetto dei suoi cari…”. Meglio tenersi sullo stringato. Costa meno e poi è anche vero, molte volte.
- E infine… Passati gli ottant’anni nessuno osa più scrivere di te “il vecchio Fruttero”, ancor meno “l’anziano Fruttero”. Così si passa a un sinonimo lusinghiero: “il grande Fruttero”. Per far capire che è solo un modo di dire, si può ricorrere a un superlativo: il “grandissimo” Fruttero, che qui saluta e lascia la scena col suo più bel sorriso.