Nata in aprile del 1924, giovanissima prese parte alla Resistenza partigiana come staffetta partigiana e nel dopoguerra fu impegnata nei movimenti cattolici in particolare con la FUCI organizzazione giovanile della Democrazia Cristina. All'inizio degli Anni Sessanta, comincia a insegnare allUnoversità Cattolica del sacro Cuore; poi, trasferitasi in Alto Adige nel 1964 fu - assieme aWaltraud Gebert Deeg - la prima donna eletta nel Consiglio provinciale di Bolzano, e, in quella stessa legislatura, anche la prima donna ad entrare nella Giunta provinciale (fu assessora alla Sanità). Insegnante, simpatizzò per il PCI ma nel 1969 venne chiamata dai fondatori nel primo nucleo de Il Manifesto. Nel 1973 è stata tra le promotrici del Movimento Cristiani Per il Socialismo ..
Lidia Menapace rappresenta inoltre una delle voci più importanti delfemminismo italiano. Nelle 2006 viene eletta al Senato nelle liste di Rifondazione Comunista e fu in corsa per la presidenza della Repubblica con i voti di Rifondazione iinsieme a quelli dei rappresentanti parlamentari dei Verdi, PdCI e Rosa nel Pugno. La sua candidatura è stata resa possibile in sostituzione di Marco Ferrando, il leader della minoranza di Rifondazione Comunista, protagonista di una polemica che ne ha comportato la rimozione dalle liste del partito.
È autrice di numerosi libri tra cui: Il futurismo. Ideologia e linguaggio(1968)); L'ermetismo. Ideologia e linguaggio(1968); Per un movimento politico di liberazione della donna (1973); La Democrazia Cristiana (1974)); Economia politica della differenza sessuale (1987)); Né indifesa né in divisa (1988)); Il papa chiede perdono: le donne glielo accorderanno?(2000); Resisté 2001 e Nonviolenza(2004); Lettere dal Palazzoa cura di Monica Lanfranco e Luciano Martocchia, (2007) Tutte le riflessioni dal Parlamento da quando Lidia Menapace è stata eletta; Un anno al senato – Lucido diario di fine legislaturaa cura di Luciano Martocchia - una cronaca impietosa sulla fine legislatura del Governo Prodi (2008). Ha partecipato con un intervento al testo di Monica Lanfranco e Maria G.Di Rienzo "Donne disarmanti - storie e testimimonianze su nonviolenza e femminismo".
Poco dopo la nascita del governo Prodi è proposta alla presidenza della Commissione Difesa al Senato, gesto considerato un affronto da alcuni elementi della Casa della Libertà visto il suo antimilitarismo. A scatenare le polemiche, una sua intervista a Francesco Battistini del Corriere della Sera, nella quale descrive inutilmente costose e inquinanti le Frecce Tricolori
La mattina stessa della pubblicazione dell'intervista, al posto della Menapace viene imprevedibilmente eletto il senatore . Sergio De Gregorio (IDV)), sostenuto dall'opposizione. Ultimamente è stata duramente contestata da alcuni settori del movimento pacifista per la sua scelta di votare il rifinanziamento della missione in Afganistan, posizione secondo i contestatori quantomeno incoerente verso i settori dell'opinione pubblica di cui ella diceva di volersi far interprete in campagna elettorale. Dal 6 febbraio 2007 al 28 aprile 2008 ha ricoperto la carica di presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sull' uranio impoverito.
Nel 2009 Lidia Menapace si candida alle elezioni europee nella lista anticapitalista PRC-PdCI nella circoscrizione Nord-Est.
Nell'aprile 2011 entra a far parte del Comitato Nazionale ANPI