L’8 di maggio parte a Carpi (MO) la quinta edizione del Caregiver Day giornate dedicate al Caregiver familiare). L’evento, promosso e realizzato dalla Cooperativa Anziani e non solo con il contributo e patrocinio dell’Unione delle Terre d’Argine, il patrocinio dell’AUSL di Modena e della Regione Emilia Romagna, è come sempre mirato a valorizzare il ruolo del Caregiver familiare (familiare che si prende cura), sostenerne i diritti e promuovere iniziative e servizi di supporto.
Ma cosa caratterizza l’edizione di quest’anno?
L’edizione 2015 è centrata sulla relazione, sull’etica e bioetica della cura.
Curare significa prendersi cura dell’altro/a, preoccuparsene, proteggerlo, assisterlo.
La cura è relazione in quanto si esplica tra due soggetti: chi si assume il compito di dare cura, di accudire una persona particolarmente debole e vulnerabile come il bambino, il malato, l'anziano, la persona disabile…e chi la cura la riceve .
Ma come si concretizza, come si esplica tale relazione? Importante infatti non è solo ciò che si fa nel dare cura, ma analizzare come lo si fa, perché, con quale fine.
E perché una riflessione sull’etica della cura? Perché l'etica della cura persegue l’obiettivo che la relazione di cura non produca rischi di dipendenza (o tanto meno forme di maltrattamento/abuso) tra chi dà e chi riceve cura, bensì persegua il benessere sia di coloro che si prendono cura di qualcuno sia di coloro che la ricevono.
E quale relazione tra cura, etica e bioetica? La bioetica concerne i principi morali/etici in ambito medico e biologico e quindi- necessariamente- la persona che abbisogna di cure e, di conseguenza, il suo/sua caregiver.
“La bioetica solleva l’esigenza di strumenti etico-metodologici che instaurino un rapporto positivamente orientato al sostegno dell’individuo, impegnato per il bene complessivo della persona, nel quale chi detiene il potere terapeutico miri a una identificazione con i bisogni del paziente, preoccupandosi del riconoscimento della sua individualità e particolarità nel rispetto della diversità instaurando una relazione che sia solidale”.
La bioetica mira a dare risposte ad interrogativi quali, ad esempio: Il paziente ha sempre diritto a conoscere la diagnosi? Il medico è tenuto a comunicarla in modo comprensibile per il malato? La cura del dolore è un diritto? Come far rispettare le proprie volontà di fine vita?
Relazione, etica e bioetica della cura: su queste tre dimensioni tra loro intrecciate si declinano le giornate del Caregiver Day 2015.
Ma come affrontare temi così complessi e al contempo così rilevanti per la vita di ogni persona?
Tre sono le modalità utilizzate : cineforum, workshop/convegni, attività di laboratorio.
CINEFORUM
Il cinema consente, in un tempo limitato, di raccontare storie di vita, che catturano l’attenzione, emozionano. Consente di trattare temi sensibili come la malattia, la sofferenza, la morte… favorendo una riflessione rispetto alla propria esperienza, ma anche facilitando un confronto con esperienze altrui.
A tal fine verranno presentati cinque film: “La voce dell’amore”, “Buon compleanno Mister Grape”, “Lontano da Lei”, “Una canzone per Marion”, “Il cerchio perfetto”.
Questi film mirano a favorire lo sviluppo di un confronto in merito all’impatto della cura sul caregiver: sulla sua dimensione psicologica, fisica, relazionale, professionale, sul suo progetto di vita. Mirano altresì ad evidenziare le problematiche etiche e bioetiche della cura, in particolare, il tema del fine vita. Particolare significato assume, in tale ottica, il film/documentario della regista carpigiana Claudia Tosi “Il cerchio perfetto” i cui protagonisti non sono attori, ma persone reali che, insieme ai rispettivi coniugi caregiver e con il supporto di operatori professionali, affrontano la complessa fase terminale della malattia.
WORKSHOP/CONVEGNI
Il workshop e il convegno servono (a differenza del cinema centrato sulle immagini e sulle emozioni) a definire un argomento, declinarlo con il contributo diretto di esperti di diverse discipline e a sviluppare un confronto dialettico con il pubblico.
Nell’ambito dell’edizione 2015 del Caregiver Day si terrà un workshop sulla prevenzione dell’abuso verso gli anziani. Verranno presentati i risultati di diversi progetti realizzati a livello locale, nazionale ed europeo. In particolare si svilupperà un confronto con la situazione in Romania, Finlandia ed Irlanda.
Sabato 30 maggio, giornata del Caregiver Day sancita dalla Legge Regionale 2/2014 della Regione Emilia Romagna, si terrà il convegno: “Prendersi cura ed essere curati: questioni etiche e bioetiche” che vedrà, dopo la relazione di diversi esperti, una tavola rotonda tra i rappresentanti delle principali associazioni di volontariato impegnati nella cura nell’ambito di patologie quali il Parkinson, l’Alzheimer, i Tumori, l’Ictus….
Il convegno vedrà poi l’intervento finale della Presidente dell’Associazione dei Caregiver dell’Emilia Romagna (CARER) e le conclusioni di Elisabetta Gualmini, Vice Presidente e Assessore alle Politiche del Welfare della Regione Emilia Romagna.
LABORATORI
L’attività di laboratorio consente di lavorare a piccoli gruppi con modalità interattiva. Sono previsti due laboratori: il primo – Tablet anch’io- è finalizzato a mostrare le potenzialità del tablet nello svolgimento del ruolo di cura e a formare al suo utilizzo; Il secondo sui benefici del training autogeno nel ridurre lo stress, le tensioni….. (Nelle precedenti edizioni, con la medesima finalità, si sono tenute sessioni inerenti le tecniche espressive, lo yoga ecc..) .
Il programma del Caregiver Day è scaricabile dal sito: www.caregiverday.it
Per informazioni ed iscrizioni: tel.059.645421- Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.