Argomenti
- Autore/rice Francesca Carpenedo
- Categoria: Città e Società
Il TAM– Telefono Anziani Maltrattati- si basa sull'esperienza di un'Associazione denominata ALMA - Allô Maltraitance des Personnes Agées, che dal 1995 si occupa del problema in Francia attraverso una rete di centri d'ascolto che operano a livello locale. Adattando alla realtà italiana questo modello, nel 1999 la Fondazione LN-A Onlus ha dato vita a Milano al primo centro TAM. Nel 2001 la cooperativa Solimai ha aperto il centro di Udine, in convenzione con la sede di Milano.
- Autore/rice Licia Boccaletti
- Categoria: Città e Società
con la collaborazione diSalvatore Milianta – Avvocato
Il fenomeno degli abusi agli anziani non è nuovo: fu descritto per la prima volta a metà degli anni ’70 dai gerontologi britannici Baker(1)e Burston(2) che utilizzarono il termine “granny battering” (letteralmente “il pestaggio della nonnina”). A questi articoli seguirono attività di ricerca prima negli Stati Uniti, successivamente in altri Stati e poi, a partire dagli anni ’90, anche in alcuni paesi Europei. Nonostante i progressi compiuti da allora, tuttavia, siamo ancora lontani dall’avere una disponibilità di dati ed informazioni omogenee a livello europeo, per non parlare delle politiche e delle prassi di prevenzione ed intervento che mostrano un panorama fortemente differenziato tra gli Stati Membri.
Per comprendere la dimensione del fenomeno a livello europeo è possibile ricorrere ad un report redatto nel 2011 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità(3) secondo il quale nel 2010 oltre 4 milioni di anziani europei hanno subito abuso fisico, 1 milione abuso sessuale, 6 milioni abuso finanziario e ben 29 milioni abuso psicologico.
- Autore/rice Laura Nave
- Categoria: Città e Società
"l'animo può superare molte sofferenze, quando nel dolore si hanno compagni che lo condividono" (W.Shakespeare)
Chiunque ne abbia fatto esperienza come familiare o come operatore, sa che costo enorme sul piano emotivo, psicologico ed economico, comporti l'assistenza a una persona malata di demenza. Purtroppo questo sforzo a lungo termine non viene adeguatamente supportato dal Welfare, che è sempre più fragile, né dalle reti parentali, che fino a pochi decenni fa consentivano di integrare e sostenere le figure degli anziani e dei malati, ma che nel tempo sono andate disgregandosi.
- Autore/rice Walther Orsi
- Categoria: Città e Società
La Regione Emilia-Romagna (Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali), l'Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale ed ANCeSCAO regionale, hanno concordato un percorso di ricerca teso a valorizzare il contributo e le funzioni dei Centri sociali. Tale ricerca si è proposta in particolare di comprendere come dare continuità alla positiva esperienza dei centri sociali, sviluppando un loro rinnovamento in relazione alle trasformazioni della società.
- Autore/rice Anna Maria Pedretti
- Categoria: Città e Società
Ho conosciuto Lina diversi anni fa quando ha partecipato a un Laboratorio di scrittura autobiografica realizzato con la Circoscrizione n. 4 di Modena e con gli operatori e gli ospiti della struttura protetta “Guicciardini”. Ma la sua frequenza è stata saltuaria perché, come diceva lei “mentre penso e sto lì a ricordare, mi viene da piangere”.
Al primo incontro, quando si era presentata, aveva detto di essere nata in una famiglia di contadini, dove erano in sei figli e dove c’era molta miseria. Perciò non ha potuto studiare (cosa che le sarebbe tanto piaciuto fare) e ha dovuto subito, da giovanissima, imparare un mestiere, la sarta da uomo.
- Autore/rice Serena DAngelo
- Categoria: Città e Società
Secondo i dati del rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Salute del 2012, la popolazione della Regione Europea ha un'età media di 76 anni e in molti paesi europei l'aspettativa di vita è tra le più elevate al mondo.
L'aumento dell'aspettativa di vita va di pari passo con l'incremento delle persone oltre i 65 anni che costituiranno il 27% della popolazione entro il 2050.
- Autore/rice Roberta Francia
- Categoria: Città e Società
Le nostre donne anziane, nate prima o durante la seconda guerra, sono creature a cui la vita ha chiesto tutto. Superare la fame e il dolore della guerra. Lottare per il lavoro, nella maggioranza dei casi umile e massacrante. Battersi per essere riconosciute e trattate alla pari, sia dalla società civile, sia in famiglia, spesso con scarsi risultati.