Città e Società
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Da gennaio 2014 il lavoro dei CAAD dell'Emilia Romagna si arricchisce di un sito completamente nuovo http://www.retecaad.it ricco di informazioni e rubriche di documentazione sui temi specifici dell'adattamento domestico (porte, ascensori, interruttori, pavimentazioni, scale...), delle soluzioni per i vari ambienti della casa (cucina, bagno, studio, camera da letto...) e su problematiche specifiche (accudire figli da parte di genitori disabili, i rapporti col condominio, gli incidenti domestici). Una sezione è dedicata anche a tutte le possibili fonti di contributi e finanziamenti.
Le attività dei CAAD sono promosse dalla Regione Emilia Romagna Direzione sanità e politiche sociali, dal Servizio Integrazione socio-sanitaria e politiche per la non autosufficienza e dalla Rete dei centri provinciali CAAD per l'adattamento domestico.
I dati sulla non autosufficienza in Italia, testimoniati da tante ricerche pubblicate a più livelli da una decina di anni, parlano chiaro: la popolazione invecchia, le capacità di cura delle famiglie diminuiscono per svariati motivi, le necessità legate alle situazioni di non autosufficienza pongono problemi seri prima di tutto alle famiglie ed anche ad una rete di servizi ancora in gran parte da costruire nell'era, purtroppo, della crisi.
Tra i tanti interventi che la rete dei servizi pubblici e privati mette in campo (assistenza socio sanitaria a casa, strutture residenziali, strutture diurne, badanti, fornitura di ausili etc.) uno degli obiettivi sicuramente più importanti è l'adattamento della casa delle persone alle sopravvenute esigenze della non autosufficienza.
In una ottica di diffusione capillare sul territorio l'esperienza, promossa dalla Regione Emilia Romagna è senz'altro una delle più significative a livello nazionale con la creazione nel 2005 di una rete regionale di CAAD (Centri per l'Adattamento dell'Ambiente Domestico) che forniscono consulenza gratuita a chiunque ne faccia richiesta. La consulenza è a 360°: aspetti tecnici, riabilitativi, fiscali, informativi, spesso accompagnati da sopralluoghi presso le abitazioni.
Dall' anno di avvio, i dieci CAAD della regione hanno svolto una intensa attività, che può essere riassunta in questi numeri: oltre 34.300 prestazioni effettuate (informative, di consulenza in sede o a distanza, contatti, formazione, gruppi di lavoro, ...), oltre 4500 sopralluoghi in abitazioni, 15.000 persone anziane o disabili supportate, oltre 10.500 le consulenze ad operatori sociali, sanitari, del settore edilizia, impiantistica, tecnologie.
Per maggiore chiarezza si precisa che gli interventi per sostenere l'accesso alla casa e la fruibilità dell'abitazione alle persone non autosufficienti nella realtà nazionale possono essere riassunti in cinque grossi capitoli:
1. contributi economici per interventi di abbattimento e superamento barriere o acquisto di strumentazioni e tecnologie;
2. agevolazioni fiscali (IVA agevolata, detrazioni Irpef);
3. agevolazioni nei bandi pubblici relativi al settore casa;
4. forme di credito agevolato (per acquisto di beni e servizi);
5. interventi di fornitura protesi e ausili da parte dei servizi di protesica delle Aziende sanitarie locali.
1) Contributi economici per interventi di abbattimento e superamento barriere o acquisto di strumentazioni, arredi, tecnologie.
Rientrano in questa categoria i contributi che possono essere richiesti da cittadino in base alle legge 13/89 (Contributi per opere finalizzate all'abbattimento e al superamento delle barriere architettoniche) e ad alcune leggi regionali finalizzate a contributi per l l'autonomia nell'ambiente domestico (acquisto di tecnologie, arredi, attrezzature).
2) Agevolazioni fiscali
Rientrano in questa categoria le agevolazioni IVA e le possibilità di detrazioni in sede di dichiarazione dei redditi previsti dalle varie normative nazionali (riduzione aliquota IVA sugli acquisti di beni e servizi; detrazioni IRPEF di varia entità)
3) Agevolazioni nei bandi pubblici relativi al settore casa
La presenza certificata di una persona disabile o invalida in un nucleo che faccia domanda relativamente ad assegnazione di alloggi di Edilizia residenziale pubblica (ERP), oppure domanda di concessione di contributi
sulle spese relative al canone di affitto o ancora di accesso alla concessione di alloggi a "canone calmierato" determina l'attribuzione di un punteggio utile ai fini delle graduatorie e la eventuale concessione di alloggi adatti alle esigenze della persona non autosufficiente e di chi presta attività di cura.
4) Forme di credito agevolato
Possono essere previste in sede locale o nazionale particolari forme di credito agevolato e/o microcredito utilizzabili anche per spese relative alla migliore accessibilità e utilizzo dell'ambiente domestico (esempi: Fondo nuovi nati nazionale utilizzabile anche relativamente a bambini affetti da malattie rare; varie forme del cosiddetto microcredito; prestiti sull'onore; particolari misure attivate da singoli istituti di credito ed altro ancora)
5) Interventi di fornitura protesi e ausili
Normati dal DM 332/99 possono prevedere, dietro specifica prescrizione di uno specialista di struttura pubblica, la fornitura di ausili utili anche per l'autonomia domestica.
Per approfondire
sito della rete dei CAAD Emilia Romagna http://www.retecaad.it (sezione Contributi e agevolazioni)
sito handylex.org promosso dalla UILDM: (sezioni barriere e ausili
Con il nuovo aggiornamento, accanto al sito un servizio mensile di Newsletter http://www.retecaad.it/archivionewsletter a cui si sono abbonati fino ad ora circa un migliaio di persone. La newsletter prosegue ed amplia il lavoro svolto fino ad ora dal CAAD di Bologna che dal 2006 ha fatto circolare oltre 580 notizie su vari aspetti specifici e di scenario collegati all'adattamento domestico. L'iscrizione alla newsletter è gratuita e si effettua dalla home page del sito della rete dei CAAD http://www.retecaad.it
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Da oltre un decennio il mio impegno professionale si è indirizzato in modo prevalente verso le tematiche abitative che riguardano l’invecchiamento,
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Rileggo, dopo un po’ di anni, quanto avevo scritto a proposito del “Progetto arco della vita” presentato nell’aprile 2010 in Chiavari presso la casa di riposo Fondazione Antonio Morando e pubblicato su questo sito con il titolo “La struttura come luogo di vita per ciascun individuo”.
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Avendo a che fare con gli esseri umani, non si sa mai cosa può capitare. Ti sei messo d’accordo una settimana fa per andare al cinema e ora stai aspettando da venti minuti, dell’altro nemmeno l’ombra, tra cinque minuti inizia il film e se chiami una voce al cellulare ti dice che il numero non è raggiungibile. Alla fine entri e cominci a guardare il film, voltandoti ogni tanto per vedere se per caso l’altro arriva in ritardo.
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Ai primi di giugno 2013 presso l’Accademia Nazionale dei Lincei si è svolto un importante convegno sulla “società che invecchia”. Nella maggior parte dei paesi industrializzati il progresso è costituito, fra l’altro, dall’allungamento della vita media delle persone, anche se, nello stesso tempo, diminuisce la natalità, per cui aumenta il numero degli anziani, di coloro che hanno più di 65 anni, e diminuisce la parte della popolazione “giovane” e di quella attiva. Lo stesso fenomeno si sta verificando più o meno rapidamente anche nei parsi emergenti e in quelli poveri.
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Il cambiamento demografico che ha determinato la cosiddetta "società dell invecchiamento", e' un fenomeno assolutamente unico nella storia dell'umanità':
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